Commedia in cinque atti di Pierre-Augustin Beaumarchais, composta nel 1781 e
rappresentata per la prima volta nel 1784. Costituisce la seconda parte della
cosiddetta trilogia di Figaro (è il seguito del
Barbiere di
Siviglia). Figaro, rimasto al servizio del conte d'Almavira, dopo che si
sono svolte le nozze di quest'ultimo con Rosina, si innamora della cameriera
della padrona (Susanna) e vorrebbe sposarla. Il suo progetto matrimoniale viene
ostacolato dal conte, che desidererebbe sedurre Susanna, e da Marcellina,
l'anziana cameriera di Bartolo, che riesce a strappare a Figaro la promessa di
sposarla come garanzia di un prestito. Il giudice Brid'oison, per favorire il
conte, ordina che vengano celebrate le nozze tra Figaro e Marcellina; tuttavia,
quest'ultima scopre che Figaro, in realtà, non è altri che il
figlio concepito da lei stessa e da Bartolo. Rosina, nel frattempo, decide di
farsi beffe del marito, fissando un incontro con lui e fingendo di essere
Susanna. La commedia si conclude con le nozze tra Figaro e Susanna.